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Che tipo di pelo ha il mio cane?

il pelo dei cani
Sarà capitato anche a te, richiamato dall’irrefrenabile desiderio di accarezzare i cani che incontri durante le passeggiate, di osservare e sentire al tatto le differenze tra i manti. Ne esistono davvero tante tipologie diverse, scoprile (quasi tutte) con noi!

Indice

Che cos’è il pelo del cane?

Prima di districarci nell’universo peloso dei nostri amici a quattro zampe, occorre porci qualche domanda: ad esempio, siamo proprio sicuri di sapere cos’è il pelo del cane?

Esistono oltre 400 razze canine riconosciute e infiniti incroci, perciò riuscire a dar conto di ogni tipologia di manto è molto difficile, se non impossibile. Ciò che accumuna i cani è il mantello che ricopre quasi tutto il corpo e che si compone di uno strato superiore e uno inferiore.

Nel primo caso si tratta di peli da guardia o giarra, più superficiali e lunghi. Questi costituiscono una protezione dagli agenti ambientali (acqua, vento, sole e coccole di sconosciuti). Il secondo strato, più interno, è detto sottopelo o borra, un pelo più lanuginoso che serve ad isolare il corpo e mantenere la temperatura.

Non tutti i cani hanno il sottopelo, altri possono presentarlo meno folto. È il caso del Barboncino, del Border Terrier e dello Yorkshire. Quelli che invece hanno il “doppio” mantello fanno la muta primaverile perdendo la giarra, mentre nei mesi più freddi infoltiscono la borra.

Barboncino
Foto: Steven Van Elk, da Unsplash

Infine, un pelo folto e la sua disposizione dipendono anche da un fattore genetico. La tematica è molto tecnica e si compone sia di elementi estetici che scientifici nella sua definizione. Noi cerchiamo di farla semplice.

Le diverse colorazioni del pelo

Abbiamo già detto che è un argomento un po’ complicato? Bene, perché il colore del pelo del cane può essere indicato diversamente in razze distinte e, ovviamente, lo stesso termine può assumere significati diversi a seconda degli esemplari.

Vogliamo ancora saperne di più? Assolutamente.

Generalmente il cane può essere monocolore, bicolore o tricolore a seconda della razza, con diversi motivi come il tigrato o i celeberrimi pois del Dalmata. Il bicolore è dato da un colore solido e macchie bianche. Il tricolore si ottiene tramite la combinazione del marrone chiaro o nero con tonalità nere e macchie bianche.

Passiamo ora in rassegna i diversi colori, prendendo la nomenclatura un po’ per sommi capi. Abbiamo le tonalità marrone (detta anche chocolate o mogano) e nero, entrambe presenti nei Labrador Retriever.

Labrador chocolate
Foto: Jairo Alzate, da Unsplash

Il rosso (no…non come quello di Clifford), si riferisce a tutte le sfumature arancioni, marrone e marrone chiaro che si estendono fino al giallo rubicondo. È il caso tipico del Cocker Spaniel Inglese o del Setter Irlandese.

Schiarendo sempre di più il nostro inventario cromatico, troviamo l’oro e il giallo. Sono tonalità poco più chiare del rosso e, per capirci, tipiche del Golden Retriever o del Poodle.

Di un giallastro pallido è il pelo dei cani color crema come il Bulldog Francese. La tonalità crema si discosta dal colore bianco del West Highland White Terrier o dello Spitz Giapponese. In questi casi, il manto bianco non è sintomo di albinismo quando è presente anche del pigmento scuro attorno al naso e agli occhi.

Esistono anche dei colori più particolari come il grigio, termine che comprende sfumature di nero, blu, ardesia o grigio come nel caso dello Schnauzer.

Cani blu? Sì, esistono e sono cani di una particolare sfumatura diluita del nero che può diventare grigia nel tempo, come nei Kerry Blue Terrier.

Il pastore tedesco presenta la maschera melanica.
Foto: Anna Dudkova, da Unsplash

È detto fulvo invece il pelo chiaro di un cane con la maschera melanica scura (l’elemento genetico che conferisce la peluria scura sul muso e attorno agli occhi). Il look fulvo è tipico del Carlino.

Abbiamo esaurito, più o meno, la distinzione cromatica del pelo dei nostri amici fedeli ma in questa esplorazione sensoriale bisogna ancora considerare alcuni parametri.

Un respiro profondo e andiamo!

Morbido, ispido e soffice: le differenti texture

Arriviamo al nodo della questione della lunghezza e dell’aspetto del pelo.

Le varietà di mantello sono quasi infinite e impossibili da classificare tutte, ma si può avere una panoramica grazie ad alcune categorie fisse.

Consumatori fidelizzati di spazzole, i cani a pelo lungo necessitano di una cura quotidiana. La loro folta chioma va oltre i 7 centimetri di lunghezza, come nel caso del Levriero Afgano o del Maltese.

Con un look semilungo (4-7 centimetri), ci sono i cuccioli di Chow Chow o Border Collie, meno soggetti a perdere il pelo.

Armati di aspirapolvere, stracci e quant’altro se il vostro amico a quattro zampe ha il manto corto (dai 15 millimetri ai 4 centimetri). I peli sono solitamente lisci e dritti, pronti a disperdersi un po’ ovunque a causa del folto sottopelo, come per Labrador e Beagle.

Il pelo liscio del Beagle
Foto: Arun B.S, da Unsplash

Da accarezzare sempre e comunque, i cani a pelo raso hanno un mantello molto corto e fitto, aderente al corpo, tipico del Dobermann e del Dalmata.

Ci sono anche delle categorie che riguardano l’aspetto e la texture del manto, anche in questo caso riduciamo e semplifichiamo.

Esistono cani come il Golden Retriever o il Cocker Americano che presentano frange più lunghe in specifiche parti del corpo come le orecchie, gli arti o la zona inferiore della pancia (in questo caso si tratta di un pelo frangiato).

Il look sbarazzino e arruffato dello Spinone o dello Schnauzer è tipico del pelo ruvido da non confondere con il pelo riccio caratteristico del Barboncino o del Lagotto Romagnolo che presentano un manto dall’aspetto più “lanoso”.

Schnauzer dal pelo ruvido
Foto: Sebastian Coman Travelsebcomantravel, da Unsplash

Ai due poli del nostro excursus sul mondo del manto canino possiamo mettere il Komondor, che presenta un pelo cordato, ovvero un manto particolarmente lungo e arricciato a cavatappi, e il Cane Nudo del Messico, una razza dall’origine antica e venerata dal popolo azteco, che non presenta peluria.

Insomma, che il prossimo cane che incontrerai abbia o meno il pelo, saprai come riconoscerlo e fare una gran bella figura mentre lo strapazzi di coccole.

Continua a seguirci su feed-0.it.

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