Le orecchie dei cani, nelle innumerevoli forme e dimensioni in cui possono mostrarsi, hanno tutte le stesse funzioni, ma quali?
Funzionalità delle orecchie dei cani
Tutti sappiamo che la funzione principale delle orecchie è quella di captare suoni. La particolarità del sistema uditivo dei cani è quella però di riuscire a percepire altissime frequenze, che il genere umano non raggiunge.
Tuttavia le orecchie hanno anche altri ruoli, tra cui:
- essere un componente del sistema di gestione della temperatura: le orecchie infatti, dilatandosi ed espandendosi, controllano la dispersione del calore.
- aiutare a proteggere la struttura interna delle orecchie da agenti esterni
- comunicare un segnale
Come comunicano i cani attraverso le orecchie
Le orecchie dei cani rappresentano un mezzo di comunicazione potentissimo e il modo in cui si muovono assume un significato ben preciso. La loro posizione infatti vuol sempre comunicare qualcosa; vediamo alcuni dei differenti significati:
Abbassate: Generalmente questa posizione delle orecchie del cane indica una condizione di assoluta rilassatezza. In questo caso altre parti del corpo completano questa comunicazione, come la bocca aperta e la coda non in tensione. In tal caso fido è completamente a suo agio e felice.
Alzate: In tal caso i nostri amici a quattro zampe si trovano in attenzione, qualcosa o qualcuno ha attirato il loro interesse. Solitamente l’espressione si fa concentrata e la posizione del corpo più tesa.
Indietro appiattite: Questo potrebbe essere un segnale che manifesta insicurezza. Spesso questa condizione è accompagnata dal corpo lievemente rannicchiato, la coda tra le gambe, espressione preoccupata e labbra tirate.
In avanti: Per concludere, in questo caso il cane pensa di doversi preparare a un confronto. L’espressione dunque diventa seria e caratterizzata dalla bocca chiusa, la coda in verticale e il pelo irto sulla schiena.
Tutte le forme delle orecchie dei cani
Generalmente, le orecchie dei cani vengono classificate in tre gruppi principali:
- Pendule: solite del gruppo dei cani da caccia come i Segugi, Setter o Retriever.
- Erette: caratterizzano le razze che per morfologia rientrano nel gruppo dei Lupoidi come Pastori tedeschi e Siberian Husky.
- Semi-erette: tipiche dei Border Collie o dei pastori scozzesi Shetland.
Ma ne esistono molte altre, che tramite le più piccole ma particolari sfaccettature, identificano la razza di un cane. Come la forma tipica “a pipistrello” dei bulldog francese e boston terrier o quelle “a rosa” dei bulldog inglesi.
Le origini della forma delle orecchie dei cani
Mentre alcune delle caratteristiche naturali dei cani sono il risultato della loro evoluzione, la maggior parte dei tratti fisici dei cani dipendono dall’intervento dell’uomo a scopo selettivo. Una di queste sono sicuramente le orecchie.
Infatti il luogo di provenienza di una razza e le sue origini hanno influenzato in minima parte i bisogni per i quali le orecchie si sono sviluppate in un determinato modo. A sua volta l’uomo, in seguito alla comparsa di variazioni genetiche, ha mantenuto e affinato le caratteristiche a lui più utili tramite la selezione.
Per esempio, la particolare lunghezza delle orecchie pendule che caratterizzano tutti i tipi segugi, fa sì che nel momento in cui vanno a caccia riescano a concentrarsi meglio sugli odori rendendo più semplice la ricerca.
In questo modo, attraverso incroci selettivi, si definisce l’enorme diversità delle forme di orecchie che conosciamo oggi.
Divieto di modifiche a fine estetico
Ma purtroppo non tutte le caratteristiche che differenziano le orecchie dei cani, si sono generate seguendo un’esigenza biologica e naturale. Operazioni come la Conchectomia (taglio delle orecchie) e la Caudotomia (taglio della coda) sono state subite da razze come il Corso e il Mastino Napoletano per svariati anni.
Queste pratiche, al solo fine estetico, sono state severamente vietate in Italia dal 2016. Attualmente le amputazioni di orecchie e della coda sono legali solo quando eseguite a scopo terapeutico o prevenzione in alcune razze da lavoro esposte a rischio di traumi.