Il mondo nel quale si muovono i nostri amici cani è un mondo di infiniti odori. Infatti se la vista per noi umani è il senso elettivo, l’olfatto lo è per i cani.
La potenza dell’olfatto dei cani
Il tartufo del cane cela al suo interno un minuzioso e sopraffino olfatto, molto più sviluppato di quello dell’uomo.
Ciò perché il naso dei cani contiene circa 220 milioni di cellule olfattive ricettive. Tali cellule possono individuare l’odore degli ormoni e l’energia di tutti gli esseri viventi, incluse le persone, anche in lontananza.
Per questo i nostri amici a quattro zampe sono in grado di sapere dove o con chi siamo stati quando torniamo a casa, o di ritrovare una persona scomparsa (scopri tutto sui cani molecolari).
Fino a che distanza i cani possono sentire un odore?
La risposta a questa domanda (a differenza di quante papille gustative hanno?) non è univoca. Diversi sono i fattori che possono influire sull’olfatto del cane e sono:
- Addestramento alla ricerca
- Intensità dell’odore
- Direzione del vento
- Condizioni metereologiche
In condizioni ottimali un cane è in grado di percepire gli odori fino a 20 km di distanza, per questo vengono spesso impiegati nelle forze dell’ordine e dalle organizzazioni che si occupano di salvataggio e ricerca per individuare persone scomparse, ordigni esplosivi e sostanze stupefacenti.
Com’è composto il tartufo del cane?
L’apparato olfattivo di un cane è composto ovviamente dal suo naso, ma non solo.
Oltre al tartufo, composto da due narici grazie alle quali si inalano aria e odori, in genere abbiamo:
- due cavità nasali altamente sviluppate;
- la mucosa olfattiva, costituita da uno strato epiteliale rivestito di recettori e da nervi collegati al cervello
- l’organo di Jacobson, situato appena sopra il palato, coinvolto nel riconoscimento dei feromoni.
Una volta che l’odore viene a contatto con il naso del cane, questo annusa permettendo così alle molecole che compongono l’odore di percorrere la canna nasale, fino ad arrivare ai recettori olfattivi contenuti nella mucosa.
A questo punto il segnale dell’odore si trasforma da chimico in un impulso elettrico che viene trasmesso al cervello, il quale lo decodifica tramite i bulbi olfattivi.
In questo modo Fido può riconoscere l’odore. Naturalmente tale meccanismo avviene in una manciata di secondi!
Anche in questo caso ci possono essere notevoli differenze tra tutti gli esemplari. Infatti quelli con il muso allungato sono generalmente più bravi a seguire le tracce rispetto agli esemplari con il muso schiacciato. Basta pensare, per esempio, alle capacità di un Bracco Italiano rispetto a quelle di un Carlino.
Comunicazione olfattiva del cane
Oltre all’olfatto, il cane possiede il “Paraolfatto”. Questo senso, guidato dall’organo di Jacobson, permette agli animali di percepire i feromoni. Queste sostanze si trovano nelle secrezioni, nelle ghiandole perianali e anche in quelle sudoripare dei cuscinetti plantari. Le informazioni che un cane trasmette attraverso le proprie tracce possono essere di diverso tipo: partendo dal sesso e l’età, arrivando a segnalare anche la preparazione all’accoppiamento.
La comunicazione olfattiva del cane si realizza quindi principalmente attraverso i feromoni, l’urina, le feci ma anche tramite il padiglione auricolare. É un perfetto sistema di riconoscimento al momento dell’incontro tra due cani: si annusano e raccolgono una serie di informazioni importanti sul compagno quadrupede.
Ed è esattamente per questi motivi che vediamo spesso, specialmente i cani maschi, fare spesso piccole quantità di pipì e successivamente raspare il terreno. Così facendo aumentano la quantità di feromoni rilasciati, spargono il proprio odore e marcano dunque il territorio.
A cos’altro serve tartufo del cane?
È risaputo che grazie al loro naso i cani assimilano qualsiasi informazione che riguarda tutto ciò che c’è intorno a loro. Ma a cos’altro serve questa piccola parte del muso di Fido?
Il tartufo non solo serve per percepire gli odori presenti nell’ambiente circostante, ma anche per favorire la termoregolazione corporea!
Ebbene sì, a differenza degli umani, il cane non possiede un sistema per controllare il calore, quindi non potendolo gestire tramite la sudorazione, tendono a mantenere il naso bagnato in modo da mantenere la temperatura corporea costante.
Narice destra e sinistra
Le narici agiscono in relazione ai due emisferi del cervello, sia nell’uomo che nel cane. Queste due parti del cervello hanno funzioni differenti:
- L’emisfero sinistro è dedicato al pensiero logico e analitico
- Quello destro è sede dell’elaborazione creativa, delle risposte emotive e dell’identificazione degli oggetti
Per cui quando il cane fiuta un odore sceglie con quale narice, o parte del cervello, farlo.
Infatti uno studio condotto dal neuroscienziato Giorgio Vallortigara ha mostrato che il cane, posto di fronte ad uno stimolo sconosciuto, annusa gli odori prevalentemente con la narice destra, per poi passare alla sinistra solo dopo aver maturato una certa familiarità con la nuova sensazione. Nel caso invece di odori “estremi”, quelli legati a situazioni di forte stress o di pericolo, come le secrezioni ormonali, il cane farebbe ricorso sempre, e solo, alla narice destra.
Non è facile per noi capire quale narice stia utilizzando il nostro Fido quando fiuta, ma possiamo vedere per esempio come il nostro cane, soprattutto se maschio, a volte sia combattuto annusando l’urina di un altro cane continuando magari a girarsi da un lato e poi dall’altro, così da esporre alternativamente le narici all’odore.
Le capacità olfattive del cane, come abbiamo visto, sono stupefacenti. E’ proprio questo loro talento naturale che ha fatto sì che alcune razze di cani siano state selezionate come cani da ricerca per entrare a far parte delle forze dell’ordine. Non dimentichiamoci mai di questa loro fantastica peculiarità!